Massimiliano Tieppo ci fa volare in Friuli, dove ha sede un’Azienda Agricola intrisa di tradizione e tanta storia: dal 1994 Davide Feresin la gestisce, perpetuando l’amore per la terra e per il proprio lavoro come fece il suo bisnonno tanti e tanti anni fa.

Vino e non solo (ma questa è un’altra storia).

Ecco una nuova puntata del diario di Max.

 

Prima di raccontare di vigna, di uva e di vino, oggi mi piacerebbe più che altro parlarvi di una storia, una storia fatta di persone.

È così, più divento grande (non vecchio n.d.r.) e più mi cattura quello che un territorio ha da dire, prima di quello che trovo dentro la bottiglia …

Non sono chiacchiere ma dati storici, vite vissute, passaggi epocali di ricordi, perché stiamo parlando di una zona del Friuli in provincia di Gorizia – precisamente del comune di Cormons – in una regione dalla vocazione vitivinicola che risale a tempi antichissimi. Gli anni del cosiddetto “Friuli austriaco”, nel periodo dall’armistizio di Cormons del 1866 alla Prima guerra mondiale, durante il quale tutta la zona era sotto il dominio dell’impero Austro-Ungarico. La tradizione vinicola è stata tramandata da intere generazioni di viticoltori facendola così diventare la terra del vino per eccellenza. I più anziani ricordano che le antiche aristocrazie europee – da Vienna a Budapest, da Salisburgo a Graz – decisero di arricchire le loro tavole con i prodotti ortofrutticoli del Collio, ma soprattutto scelsero di mescere i vini di San Quirino.

L’azienda agricola Davide Feresin è situata presso l’antico borgo di San Quirino vicino a Cormons già “Città del vino” e centro nevralgico delle zone a denominazione di origine del Collio e dell’Isonzo, in uno scenario unico per le caratteristiche del terreno e del microclima, coccolato dalle rive dell’Isonzo, dal torrente Judrio e accarezzato dalla brezza del Mar Adriatico.

Fu proprio Leopoldo, bisnonno di Davide (l’attuale proprietario), ad affrancarsi nel 1954 regalando l’autonomia ai terreni e alle costruzioni rurali: in questa maniera iniziò una lunga e profonda tradizione familiare che legherà indissolubilmente la storia della famiglia Feresin al rispetto della terra, della vigna e al loro speciale prodotto: il vino appunto.

Nuova linfa è stata portata da Davide, che dal 1994 gestisce con la moglie Sabrina la proprietà del podere, perpetuando l’amore per la terra e per il proprio lavoro come fece il suo bisnonno tanti e tanti anni fa – tutto adesso ruota attorno alla coppia, che produce vini tipici della zona.

Le etichette che potete trovare al Don Claudio? Sono tre: Il Friulano 2014 in carta a 20 €, Il Rive Alte L’Edi 2006 selezione di Friulano macerato sulle bucce in cemento vetrificato in carta a 34 € e Il Nero di botte 2008 Refosco dal peduncolo rosso in carta a 30.

Assieme ai vini Davide da un paio di anni ha dato vita ad una linea di birre agricole rifermentate in bottiglia, ma di questo ne parlerò la prossima volta …