Ecco la sfida dello Chef Jamie Oliver, da anni impegnato nella promozione di una corretta educazione alimentare.

Arriva dall’Essex, Inghilterra, e si impegna da anni per ricostruire un panorama alimentare più sano, più consapevole, diverso da quello in cui siamo immersi. Lui risponde al nome di Jamie, Jamie Oliver – ed è insieme chef, conduttore di programmi culinari di successo e scrittore – un uomo che ha rivoluzionato completamente il modo in cui, in televisione, si parla di cibo: “Credo profondamente che il potere del cibo abbia un ruolo primario nelle nostre case – racconta il giovane cuoco nelle interviste – e ci avvicini al meglio della vita”. 39 anni, 4 figli e la voglia di combattere per i suoi bambini, e per tutti gli altri. Da decenni impegnato nella promozione del cibo sano, qualche anno fa Jamie ha deciso di creare un appuntamento fisso: il Food Revolution Day, una giornata dedicata alla corretta educazione alimentare.

Quest’anno l’appuntamento da segnare in agenda è il 15 Maggio, ma già da ora c’è la possibilità di firmare una petizione (per accedere al link, cliccate qui), a supporto della causa di Jamie, per far sì che l’educazione alimentare diventi pratica obbligatoria nelle scuole di tutto il mondo. Un’iniziativa che punta a creare un movimento abbastanza forte da costringere i governi del G20 ad agire, attuando piani mirati alla prevenzione dei problemi alimentari.

Quanto è importante insegnare a ogni bambino, nelle scuole, come si coltivano i prodotti e come si cucinano piatti sani? È fondamentale, perché in tutto il mondo 42 milioni di bambini sotto i cinque anni sono sovrappeso o obesi, e i governi devono fare i conti con il fatto che i problemi alimentari uccidono sempre un maggior numero di persone. Ed è doppiamente importante, perché è un problema risolvibile.

Noi del Ristorante Don Claudio ci impegniamo da anni per promuovere la cultura del cibo, sostenendo progetti e iniziative che mirano all’insegnamento di una corretta alimentazione e, a nostra volta, realizziamo noi stessi progetti e iniziative, perché crediamo che l’abitudine a una sana e corretta alimentazione possa essere appresa sì a scuola e all’interno delle mura domestiche, ma anche al ristorante, grazie alle scelte fatte da ristoratori consapevoli e responsabili.

Firmate la petizione e condividete nei social network, dice Jamie. E fatelo voi stessi, nelle vostre case, aggiungiamo noi.

Sign it, share it. Come ha fatto il nostro Chef Matteo, qui sotto.

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E anche il nostro Amos.

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E il nostro Massimiliano.

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Per ulteriori informazioni e per sapere come diventare ambasciatori, partecipare all’iniziativa con la vostra scuola, e contribuire con piccole azioni quotidiane, visitate il sito del Food Revolution Day 2015 cliccando qui.