La prima tappa del viaggio che racconta la storia delle nostre materie prime a chilometro zero.
La prima cosa che vogliamo sottolineare è che abbiamo scelto di appoggiarci ad alcuni coltivatori del nostro territorio perché vogliamo valorizzare le verdure del litorale che, grazie al clima e al particolare terreno, crescono in un microclima veramente eccezionale; crediamo molto nel rapporto tra le persone, oltre all’Azienda vogliamo conoscere anche chi si occupa delle coltivazioni e in che modo se ne occupa. E, infine, crediamo nei rapporti umani, quelli che tessiamo con i nostri fornitori e con voi, nel momento in cui vi accomodate ai tavoli del nostro ristorante. Rapporti che si basano su fiducia, rispetto, impegno e cura.
Oggi vi parleremo di una delle realtà da cui provengono i nostri ortaggi – l’Azienda Agricola De Faveri a San Donà di Piave (VE) – che noi del Don Claudio abbiamo visitato poche settimane fa. È stato Loris – proprietario dell’azienda che da Jesolo si raggiunge percorrendo l’argine del Piave – ad accoglierci, mentre suo figlio era impegnato a piantare le cipolle. Abbiamo fatto un giro per i campi, che ora sono spogli ma che già da Giugno saranno in grado di offrirci tanti ottimi prodotti.
Loris lavora in biologico da 20 anni, utilizzando il metodo di coltivazione – detto agricoltura biodinamica – che si basa sulle teorie del filosofo austriaco Rudolf Steiner, teorie che nascono dall’assunto per cui il suolo e la vita che si sviluppa in esso facciano parte di un unico sistema.
Questo metodo di coltivazione – ed è questo il punto fondamentale – implica il rispetto dell’ecosistema terrestre.
Noi abbiamo avuto delle ottime vibrazioni, abbiamo potuto testare con quale cura e passione i proprietari coltivino le loro terre, e ci siamo trovati subito in sintonia con loro.
In attesa di Giugno, mese in cui cominceremo ad assaggiare i primi prodotti, abbiamo già scattato delle foto. Eccole qui di seguito:
I Cavoli (verde e rosso)
