Ci è piaciuto tutto: i prodotti che abbiamo visto crescere, il cibo che abbiamo assaggiato, le motivazioni che hanno fatto nascere la cooperativa Alternativa e le sue realtà figlie. Ma soprattutto le persone.

Perché sono le persone il valore aggiunto, sempre.

 

Siamo degli inguaribili curiosi: ci muoviamo in gruppo quando si tratta di scoprire nuovi prodotti, nuove realtà. Vogliamo sentire con le nostre orecchie e vedere con i nostri occhi, sempre.

La scorsa settimana siamo stati a Vascon di Carbonera, in provincia di Treviso, per saperne un po’ di più di Alternativa, Cooperativa Sociale che si occupa di creare opportunità occupazionali per persone in condizioni di disagio.

Mossa dalla convinzione che il lavoro sia un’importante occasione educativa, riabilitativa e di socializzazione ma soprattutto un’opportunità di riscatto che può aiutare un individuo a diventare una risorsa per la società, la Cooperativa dispone di cinque ettari di terreno (tra Vascon e Ponte di Piave) in cui, da oltre dieci anni, coltiva frutta e ortaggi con il metodo di produzione biologico.

In Alternativa lavorano i carcerati in regime di semi libertà che vengono qui al mattino e la sera ritornano nel carcere di Treviso, ma anche persone che stanno uscendo dalla dipendenza da droga o alcol e uomini e donne con disabilità mentali anche gravi- il 51% della Cooperativa è costituita da soci svantaggiati – e per loro Alternativa propone un percorso riabilitativo di tipo occupazionale grazie anche ad Alternativa Ambiente – cooperativa figlia della prima, rivolta principalmente alla cura dell’ambiente – opportunità concreta di inserimento lavorativo a conclusione della fase riabilitativa, perché è fondamentale non solo fornire un aiuto per intraprendere una strada, ma soprattutto offrire reali possibilità a conclusione di questo.

Dopo una lunga passeggiata tra gli orti, il laghetto alla fine del viale principale, le serre, il piccolo orto sperimentale con varietà particolari ed esotiche – una piacevolissima mattinata passata al fianco di alcuni responsabili della cooperativa che ci hanno spiegato le mille sfaccettature di questa realtà – abbiamo pranzato nella Colonia Agricola, ristorantino e caffetteria che sorge all’interno di Alternativa (a due passi anche la Bottega del Biologico).

Prima di andare via ci siamo girati per l’ultima volta a guardare il luogo dove nel passato sono sorte Villa Callegari, una Colonia Agricola, un Orfanotrofio, e altre innumerevoli cose.

Ora è “semplicemente” un gran bel posto.

Vi basterà andarci per capirlo.

“Tutto nasce e si sviluppa attorno alla sacralità del rispetto: rispetto della natura, delle persone, delle diversità e soprattutto delle imperfezioni. Perché siamo tutti persone imperfette. “

Abbiamo tentato di raccontarvi il più possibile, ma non abbiamo potuto dirvi tutto – per limiti di spazio ma soprattutto perché le diverse realtà si occupano di infinite attività. Se volete saperne di più, ecco alcuni link:

Cooperativa Alternativa: http://www.cooperativa-alternativa.it/

https://www.facebook.com/CooperativaAlternativa?fref=ts

Colonia Agricola: https://www.facebook.com/pages/Colonia-Agricola/909922802362402?fref=ts

Ps. Non siamo persone che parlano e basta, e lo sapete, per questo alla riapertura del Don Claudio troverete i cracker prodotti dalla cooperativa, con ingredienti selezionati, provenienti da fonti biologiche certificate. Perché oltre all’impegno sociale, questa realtà offre anche dei fantastici prodotti.

Qui di seguito il reportage fotografico scattato da Valentina:

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